top of page

Forte Montecchio Nord a Colico

Un forte della prima Guerra mondiale sul Lago di Como


Volete respirare aria di storia recente? Sul ramo orientale è possibile. Basta raggiungere la zona dell'alto lago ed addentrarsi nel paese di Colico per tornare all'epoca delle Guerre Mondiali. Qui è infatti custodito un patrimonio storico-militare unico nel suo genere in grado di stupire, istruire, commuovere e far riflettere. Vediamo allora dove e come si può vivere questa esperienza dal carattere assolutamente singolare.


Cannoni sul tetto di Forte Montecchio Nord con il Monte Legnone sullo sfondo

Informazioni pratiche: come arrivare, parcheggi, orari e prezzi


Salendo la collina del Montecchio Nord sino alla sua sommità, si raggiunge un cancello di filo spinato che custodisce una fortezza qui eretta ormai più di un secolo fa, il Forte Lusardi, più comunemente conosciuto proprio come Forte Montecchio Nord e attualmente gestito dal Museo della Guerra Bianca in Adamello.


La struttura è aperta al pubblico, ma accessibile esclusivamente attraverso un sistema di visite guidate a cadenza oraria. Da metà marzo al primo weekend di novembre, è possibile visitarla ogni sabato e domenica con il primo tour in partenza alle ore 10 e l’ultimo alle ore 17 (fanno eccezione luglio e agosto, in cui è aperta ogni giorno), tuttavia per il calendario dettagliato e aggiornato vi rimandiamo al sito web o ai canali social del Forte. Il costo dell’ingresso è di 9 euro ad adulto e di 5 euro per i ragazzi tra i 6 e i 17 anni, ma consigliamo vivamente l’acquisto del biglietto cumulativo grazie al quale, con soli 13 euro per un biglietto intero e 6 euro ridotto, potrete visitare anche il vicino Forte di Fuentes. Il Forte è raggiungibile in auto sino al suo ingresso dove è presente un parcheggio gratuito riservato ai visitatori, ma anche a piedi, trovandosi a circa 700 metri dalla stazione ferroviaria di Colico.I cani sono ben accetti in entrambe le strutture.


La storia di Forte Montecchio Nord a Colico grazie alla visita guidata


Certamente visitare i luoghi del passato e permettere alla propria mente di tornare indietro nel tempo richiede un pizzico di immaginazione, ma Forte Montecchio Nord a Colico ben si addice anche a chi di immaginazione non ne è poi così provvisto: si tratta infatti della fortezza della Prima Guerra Mondiale meglio conservata in Europa che, come tale, risulta perfettamente intatta nella sua struttura e nei suoi armamenti. Questo incredibile fattore permette ai visitatori di ogni età e nazionalità di immergersi nella storia con grande facilità.


Il cancello principale di ingresso al Forte

Doveroso, in primo luogo, fornire un minimo di contesto storico. Il Forte venne progettato nel 1911 e costruito molto velocemente, tra il 1912 e il 1914. Faceva parte di un ampio Piano di Difesa Nazionale che portò alla costruzione, nell’arco di pochissimi anni, di altre 47 batterie corazzate situate in punti di importanza strategica lungo il confine italo-austriaco. Una batteria corazzata era un’opera molto complessa che comprendeva diverse strutture e servizi necessari alla vita dei soldati e al funzionamento degli armamenti. Interessante apprendere durante la visita, ad esempio, come questo Forte fosse dotato sia di indipendenza idrica che di indipendenza elettrica.


Caratterizzato da mura in calcestruzzo di notevole spessore e da una quasi totale invisibilità grazie allo sbancamento della roccia della collina che permette agli edifici di non sporgere dal profilo naturale del terreno, il Forte può essere diviso in due principali sezioni tra loro collegate attraverso una lunga galleria.


La galleria di collegamento a Forte Montecchio Nord

La prima parte ospita stanze come l'infermeria, il dormitorio dei soldati, il cui numero variò nel corso degli anni oscillando tra i quaranta e i cento uomini, e la sala del comando con una bella mappa murale del territorio dipinta nel 1939. Proprio qui potrete comprendere come l’area di Colico si rivelò essere particolarmente strategica, vista la sua posizione all’incrocio di Valtellina e Valchiavenna. Pertanto qualunque nemico fosse riuscito a penetrare in Italia attraverso il Passo dello Stelvio o il Passo dello Spluga sarebbe stato avvistato nella sua discesa lungo le valli.


Il suo ruolo difensivo consisteva principalmente nel distruggere tutte quelle infrastrutture che avrebbero permesso l'avanzata nemica, come i ponti ferroviario e stradale di Morbegno lungo la direttrice Stelvio e le gallerie di S.Fedele di Verceia lungo la direttrice Spluga. Ciò era reso possibile da quattro cannoni 149S della Schneider, la cui gittata massima era di 14 Km.


Cannone 149S a Forte Montecchio Nord

Dopo aver percorso il camminamento coperto, che ospita anche la zona adibita a polveriera scavata sotto ben 15 metri di roccia, si entra nel nucleo operativo della struttura: la "Batteria". Qui, grazie alle spiegazioni delle guide, potrete vedere da vicino il funzionamento di un cannone in grado di sparare proietti dal peso massimo di 52 kg e immedesimarvi nelle difficili condizioni in cui il personale in servizio al pezzo era tenuto a lavorare, come le temperature estive superiori ai 50 gradi e un rumore a dir poco assordante,


Proietto su elevatore a catena e sullo sfondo un cannone di Forte Montecchio Nord

Infine, la salita sul tetto si rivelerà una piacevole sorpresa poiché da qui potrete ammirare le quattro cupole contornate da uno scenario assolutamente mozzafiato sull'alto Lario e sulle montagne di Valtellina e Valchiavenna. Avrete a disposizione qualche minuto per scattare delle foto davvero uniche ed invidiabili prima di lasciarvi Forte Montecchio alle spalle.


Panorama dal tetto del Forte e Tenuta Montecchio sullo sfondo

Se vi trovate a Colico, non perdetevi questa macchina del tempo pronta ad accogliere a bordo chiunque abbia il desiderio di fare un viaggio memorabile.


Cannoni sul tetto di Forte Montecchio

127 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page