Corenno Plinio: cosa vedere e come arrivare nel borgo sul lago di Como
Un castello circondato da mura, una chiesa affrescata in una piazza acciottolata, case di pietra affacciate su vicoli stretti e piacevolmente curati: questo scenario dall'antico sapore riassume l'essenza di Corenno Plinio, piccolo borgo medievale nel comune di Dervio che rappresenta un unicum nel suo genere sull'intero Lago di Como. Non solo lo pensiamo noi oggi, ma lo aveva intuito già in tempi molto più antichi Plinio il Giovane, avvocato e magistrato romano nato a Como. Affascinato dallo splendore del borgo, Plinio lo frequentò assiduamente e, stando a quanto si racconta, vi comprò addirittura una villa "posta su una rupe che dominava il lago". Fu proprio in suo onore che si decise, nel 1863, di affiancare al già consolidato toponimo "Corenno" anche il nome "Plinio".
Villa o non villa, Plinio il Giovane aveva sicuramente ragione. Basta gettarvi un'occhiata anche fugace passando dalla strada provinciale adiacente al borgo per intuire come Corenno Plinio, depositario di secoli e secoli di storia, conservi un fascino retrò completamente intatto.
Difficile dunque non cedere alla tentazione di parcheggiare appena al di fuori di Piazza della Chiesa ed addentrarsi nel paesino per scoprire quali sorprese nasconda in ogni suo angolo. La "Taverna del Castello", posta all'ingresso del borgo, già ne lascia pregustare (di nome e di fatto!) il punto forte: un castello circondato da mura aggraziate da merli e ancora molto ben conservato.
Il viaggio nel tempo a Corenno può proprio iniziare da una passeggiata intorno al perimetro del suo castello, che offre passaggi rocciosi tendenzialmente stretti ma illuminati dalla luce del sole, ai piedi di due torri lì immobili dal XIV secolo, l'una vigilante verso sud e l'altra verso nord. Si tratta di un tipico castello-recinto fatto costruire dagli Andreani, la famiglia feudataria del luogo, che non fungeva da edificio residenziale, bensì doveva servire per accogliere all'interno della cinta muraria gli abitanti del borgo e il loro bestiame in caso di pericolo.
Adiacente al castello si trova la chiesa dedicata a San Tommaso di Canterbury con il suo settecentesco campanile (curiosità: alzate gli occhi e date uno sguardo all’orologio del campanile, vi troverete un piccolo errore: Il numero romano che dovrebbe indicare le ore XI è infatti stato scritto come IX). Costruita alla fine del XII secolo, venne dapprima utilizzata come cappella privata della famiglia feudataria, divenne poi chiesa effettiva nel 1327 e fu infine trasformata in parrocchia autonoma nel 1566 dall'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo. L'aspetto antico ed originario della chiesa è stato oscurato dai parecchi interventi di ristrutturazione a cui è stata sottoposta nel corso degli anni, sebbene conservi ancora al suo interno alcuni interessanti affreschi databili tra il XIV e il XVI secolo. Tra i protagonisti di queste raffigurazioni troviamo San Cristoforo e San Francesco, Santa Apollonia e San Gottardo, il Vescovo e gli Apostoli e la Madonna del Latte.
Dalla piazza della chiesa al lago poi il passo è breve. Basta imboccare le "scalotte", ovvero le ripide e strette scalinate scavate nella roccia contornate da case di pietra addossate l'una all'altra e ancor oggi abitate da alcune persone. Gli esterni degli antichi edifici sono curati e talvolta decorati da graziose immagini.
Arrivati al lago, in corrispondenza del molo che ospita alcune imbarcazioni, si respira appieno tutta la genuinità che caratterizza Corenno Plinio: nel paese non sono approdati bar, negozi o gelaterie, non vi é alcun rumore se non quello delle quiete voci dei visitatori in armonia con le onde che delicatamente toccano la riva. In qualche angolo si intravedono piccoli lavori artigianali e graziose riproduzioni, probabilmente realizzate da qualcuno dei residenti di cui peraltro, aggirandosi per la silenziosa Corenno, non se ne vede l'ombra.
Camminando lungo i muraglioni quadrangolari che entrano nel lago si può godere di una spettacolare vista fatta di montagne che si riflettono nelle profonde acque lacustri, mentre la punta del paese di Dervio poco più a sud entra impavida nel lago. Ed é proprio in questo preciso punto del Lario che, racconta il già citato Plinio il Giovane, una coppia di cittadini romani decise di porre fine alla propria vita, legandosi e gettandosi insieme da uno scoglio. Una triste e sconosciuta vicenda che Corenno porterà per sempre con sé.
Il viaggio nel tempo dei visitatori arriva così alla sua fine e mentre essi risalgono con un pizzico di affanno i ripidi scalini, pronti a lasciarsi il paese alle spalle, Corenno saluta i suoi ospiti certo che molti di loro, affascinati dal suo minuscolo splendore, torneranno a trovarlo.
Dopo aver scoperto cosa vedere, vediamo ora come arrivare a Corenno Plinio.
Il paesino è facilmente raggiungibile in auto attraverso la SP 72, o in treno, scendendo alla stazione di Dervio e avventurandosi lungo il ben indicato sentiero del Viandante per circa mezz'oretta.
INFORMAZIONI UTILI:
L’accesso al borgo di Corenno Plinio è subordinato al pagamento di un contributo da effettuarsi presso la biglietteria posta in piazza della chiesa o tramite biglietteria online. Grazie a una recente iniziativa di valorizzazione del paese, è possibile scoprire la storia di Corenno attraverso l’esperienza della realtà aumentata: basta un click sul proprio smartphone per avere accesso a tutte le informazioni più interessanti sul borgo dai mille gradini.
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