A passeggio sul lungolago di Lecco
Ogni città ha il suo biglietto da visita. Quello lecchese è dato dall’armonioso incontro tra acqua e terraferma, di cui possiamo godere grazie a una passeggiata sul lungolago che abbraccia la città per una manciata di chilometri.
Le cime innevate sullo sfondo di inverno, l'acqua splendente di blu nelle giornate di sole estivo, gli alberi fioriti in primavera e le foglie giallognole adagiate sui ciottoli in autunno, rendono il lungolago di Lecco affascinante in ogni stagione dell'anno.
Un'unica avvertenza: prima di dare il via alla vostra passeggiata, assicuratevi di non odiare il vento perché capita non di rado di avere a che fare con delle forti folate che danno alle onde un increspato effetto mare!
La nostra passeggiata virtuale sul lungolago si snoda tra le due piattaforme galleggianti che si trovano alle sue estremità.
In prossimità del Monumento ai Caduti, maestosa opera realizzata da Giannino Castiglioni per ricordare i soldati sacrificatisi per la difesa della Patria, si trova una grande piattaforma che entra nel lago ondeggiando grazie al movimento dell'acqua. Ecco, non è l'ideale per chi soffre di mal di mare, ma la vista che da qui si gode è assolutamente spettacolare.
Procedendo, mentre per terra la ghiaia si trasforma gradualmente in ciottolato, il lungolago assume le forme di un grande viale alberato accompagnato da un infinito susseguirsi di panchine. Lungo la passeggiata, nel punto in cui si trovano alcune barche adagiate a riva ed altre attraccate in acqua, si ha spesso la possibilità di entrare a contatto con qualche abitante del lago: potete "viziare" anatre, papere e cigni con un po' di pane secco e farle diventare le protagoniste delle vostre foto!
Poco più avanti si trova l'Imbarcadero, il punto di partenza dei battelli che collegano Lecco agli altri paesini lacustri. Inoltre, lungo il lago sono stati dislocati dei totem turistici, volti a fornire al visitatore informazioni interessanti su Lecco e gli altri paesi del Lario.
Il nostro percorso che costeggia il lago ci porta poi a tu per tu con la "Dalia", un battello che i Lecchesi conoscono bene perché lì immobile da tantissimi anni, inutilizzato prima, adibito a bar e location per eventi poi.
Continuando, lì dove la passeggiata si allarga in una sorta di grande spiazzo in corrispondenza del monumento ai "Fratelli Caduti del Mare", spunta dal bel mezzo del lago qualcosa di molto curioso. Si tratta di una statua dorata che raffigura San Nicolò, patrono della città.
Posta in acqua nel 1955 nella zona più esposta del lungolago conosciuta come "Punta della Maddalena", San Nicolò è rappresentato nel gesto di proteggere la città, i suoi abitanti e il lago. Poco più avanti, superando il parco giochi dotato di tappeti elastici per il divertimento dei più piccoli, una larga scalinata nella zona della Malpensata, scende gradualmente verso il lago offrendo l'accesso alla seconda, ma decisamente più piccola piattaforma. Qui la vostra passeggiata si può concludere, davanti a un paesaggio naturale di notevole bellezza.
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